Sostieni insieme a noi la ricerca sulle malattie neoplastiche del sangue a supporto della Divisione Clinicizzata di Ematologia con Trapianto di Midollo Osseo Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico - Vittorio Emanuele  ed a portare avanti la Casa di Accoglienza "Casa Santella", Pad. 8 Via Santa Sofia, 78 - 95123 Catania, realizzata per i pazienti trattati in Day Hospital e per i familiari dei degenti provenienti da diversi reparti degli ospedali di Catania.

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L’attività socio-assistenziale si realizza attraverso la gestione di due Case d’accoglienza, fiore all’occhiello della Fon.ca.ne.sa. onlus, che rappresentano l’essenza dello spirito di solidarietà che anima la Fondazione.

Le Case sono situate a Catania, in via Citelli n. 21, in un palazzo che si trova di fronte all’Ospedale “Ferrarotto”. In linea con gli orientamenti nazionali e regionali in campo socio-sanitario, che indicano il benessere psico-fisico e la lotta contro l’esclusione e la povertà quali elementi trainanti del benessere sociale e collettivo, e che soprattutto mirano all’integrazione ed alla continuità tra il sistema delle cure e il sistema dell’accoglienza, Casa Santella accoglie l’ammalato sottoposto a terapia ambulatoriale (Casa Santella 2), evitandogli così faticosi viaggi di andata e ritorno dalla zona di residenza e i familiari dei ricoverati (Casa Santella 1), offrendo loro la possibilità di restare accanto al proprio congiunto durante il periodo di degenza.

In entrambi i casi, si offre all’ammalato la possibilità di rimanere a contatto con gli affetti cui è legato, “terapia” spesso efficace quanto quella medica.

Le malattie del sangue prevedono infatti, anche nel migliore dei casi, trattamenti che durano diversi mesi.

La malattia si presenta come una forte esperienza non solo fisica, ma anche psicologica, da affrontare sia da parte della persona malata che da parte della famiglia.

E’ ormai scientificamente dimostrato che il supporto psicologico al malato e la vicinanza ai propri congiunti, aiuti notevolmente la ripresa fisica dello stesso, in quanto è noto che per la guarigione, è fondamentale il benessere psico-fisico del paziente.

Le strutture, originariamente destinate ad accogliere i familiari degli ammalati ricoverati presso la clinica di Ematologia dell’Ospedale Ferrarotto di Catania e gli ammalati in terapia ambulatoriale presso la stessa clinica e successivamente aperte ai pazienti del reparto di cardiochirurgia dello stesso ospedale, dal novembre 2009 hanno esteso l’ospitalità anche agli ammalati e ai parenti dei ricoverati dell’A.O.U. “Policlinico – Vittorio Emanuele” e dell’ARNAS “Garibaldi”.

Quest’ultima iniziativa, in particolare, ha dato nuovo slancio all’attività di Casa Santella, le cui presenze si mantengono quotidianamente numerose, a dimostrazione della rilevanza sociale di un servizio d’accoglienza che affianchi le strutture ospedaliere e offra, a quanti ne hanno necessità, la possibilità di risolvere la preoccupazione di trovare una sistemazione logistica confortevole, durante un periodo di per sé difficile, quanto quello di un ricovero ospedaliero.

Le case dispongono in tutto di 18 posti letto, distribuiti in nove camere e hanno ciascuna un ampio soggiorno, cucina e servizi igienici. Ad oggi sono quasi 30.000 le presenze censite, con provenienze da tutta la regione, con periodi di maggior affluenza dalle province di Ragusa, Siracusa, Enna, Caltanissetta e Catania; inoltre l’ospitalità è stata data a stranieri provenienti da Germania, Albania, Spagna, Venezuela, Romania, Belgio, Pakistan, Ghana, Isole Mauritius.

In sintesi, le finalità che la Fondazione si propone grazie a Casa Santella sono:

sostenere le fragilità di malati e parenti, rispondendo ai bisogni che sorgono nel corso della vita quotidiana e nei diversi momenti della malattia;

favorire il processo d’accettazione della malattia;

consentire il recupero delle energie psichiche per affrontare la quotidianità e le difficoltà e i limiti che derivano dalla malattia;

rafforzare i legami familiari e sociali;

aiutare gli utenti a trasformare i sentimenti negativi e depressivi in sentimenti di solidarietà, in risorse personali, familiari e sociali.