Sostieni insieme a noi la ricerca sulle malattie neoplastiche del sangue a supporto della Divisione Clinicizzata di Ematologia con Trapianto di Midollo Osseo Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico - Vittorio Emanuele  ed a portare avanti la Casa di Accoglienza "Casa Santella", Pad. 8 Via Santa Sofia, 78 - 95123 Catania, realizzata per i pazienti trattati in Day Hospital e per i familiari dei degenti provenienti da diversi reparti degli ospedali di Catania.

donazione paypal

banner ricordo di santella

Mi è stato chiesto di parlare di Santella e per me è una gran gioia sentire che dopo tanti anni dalla sua scomparsa si ancora così viva nei miei ricordi.

Il suo sguardo vispo e intelligente, le sue risate, i suoi scherzi, la sua grandissima gioia di vivere, le sue analisi profonde e attente dei sentimenti propri e altrui, i suoi consigli saggi e prudenti...tutto questo mi manca immensamente, ma è presente dinnanzi a me come se lei fosse ancora qui. Parlare di lei mi sembra quasi un affronto, perchè lei esiste ancora dentro di me e in tutti coloro che la hanno conosciuta e amata. Una ragazza dall'aspetto fragile e indifeso, piccola piccola, magrolina, con un viso dai tratti quasi orientali e uno sguardo vivace e profondo.

Quando l'ho conisciuta era poco più di una bambina ma mi colpirono moltissimo la sua grande intelligenza e sensibilità che le davano la maturità di un'adulta. Io ero più grande di lei di quattro anni e a quell'età sono tanti!, ma ci intendemmo benissimo e subito. Il nostro rapporto divenne molto forte e intenso nonostante ci separassero seicento chilometri.

Appena potevamo, cercavamo di trascorrere qualche giorno insieme ed erano sempre giorni in cui le nostre anime si parlavano. Lettere, telefonate e brevi viaggi mantenevano in vita una grande amicizia fondata sulla consapevolezza di possedere un gran tesoro che era fatto di comprensione e stima.

La telefonata che mi annunciava il sospetto di una grave malattia ematologica, forse una mononucleosi...io studiavo medicina e Santella sfogliava tutte le enciclopedie mediche che le capitava di vedere...ci colse assolutamente impreparate!

Santella era la gioia di vivere in persona e sprigionava energia da tutti i pori!

Com'era possibile che lei...proprio lei!!!!

Poi la terribile diagnosi e la partenza per Parigi ancora incredula di tutto ciò che le stava accadendo, nella speranza di trovare una cura.

Parigi, lontana dalla sua casa, dalla sua famiglia, dal suo vulcano...un luogo super efficiente, terribilmente freddo, dove ovunque sentiva dolore e sofferenza e lei li a veder morire giorno dopo giorno tutti i bimbi che aveva conosciuto e amato, a vedere il suo corpo trasformarsi e indebolirsi, i suoi Bellissimi capelli neri sul cuscino!!!!

Per sua madre e me è stato terribile lasciarla lì la prima notte! Ci sembrava di tradirla...di abbandonarla ad un triste destino!! Ma il suo sguardo forte e fiero non tradiva la minima emozione! Era spaventata ma pronta ad affrontare la battaglia che era sicura di vincere!

Battaglia durissima, contro una malattia implacabile che non le ha dato un attimo di tregua...ma lei era lì...sempre presente a se stessa...pronta a decidere per la sua vita e il suo futuro, senza mai essere influenzata da niente e da nessuno.

Il suo senso d'ironia e una grande lucidità lo ha accompagnata fino all'ultimo giorno di vita, quando aveva rinunciato a combattere ed era ritornata a casa sua per morire tra i suoi cari, in pace.

Tutti coloro che in quegli anni di dolore hanno avuto la fortuna di incontrarla non riescono a dimenticare il suo sguardo, le sue parole, le sue domande...Una creatura assolutamente unica!

Quando la possibilità del trapianto si affacciò come ultima spiaggia...era il momento in cui in Francia si facevano i primi trapianti di midollo e Santella aveva una compatibilità quasi totale con la sorella Loredana..Per molti giorni fu tormentata dal dubbio se sottoporsi o meno a questa nuova terapia dai risultati ancora incerti in quel periodo ed alla fine decise che non avrebbe mai accettato una vita "a metà", come diceva lei, perchè gli effetti della radioterapia pre trapianto sarebbero stati devastanti anche a lungo termine.

Non avrebbe più potuto avere un figlio, che tanto avrebbe desiderato e non si conoscevano bene i danni che avrebbero subito cuore, polmoni e reni. Così Santella tornò a casa sua e riprese a fare una vita normale, come se niente fosse...apparentemente.

I capelli le ricrescono, comincia a studiare per il suo primo esame ma chiede di poterlo fare prima possibile perchè si sente sempre più debole e stanca.

I bimbi...tutti i bimbi che ha visto morire le sorridono dal Paradiso...la aspettano. In silenzio e quasi senza farlo capire a nessuno ha detto addio a tutti noi.

E quando ormai nessuno più pensava che sarebbe successo...anche coloro che la avevano curata speravano in un miracolo..serena e forte come sempre è andata via.

Per Santella con profondo affetto dalla tua amica Magda Marchese
Dirigente medico di I livello presso il Lavoratorio Analisi dell'Ospedale Buonconsiglio Fatebenefratelli